Ottobre è il periodo adatto per raccogliere le castagne e mangiarle, ma conoscete le castagne matte? Ecco a cosa servono secondo la leggenda.
Ritenute uno dei frutti più buoni dell’autunno, le castagne si raccolgono ad ottobre. È il loro mese e le ritroviamo perfette. Infatti ci troviamo spesso a passeggiare per i vicoletti della nostra città e sentire quel buon profumo di caldarroste che gira per strada. Tra le tante castagne ci ritroviamo ad avere anche le ‘castagne matte’. Sapete a cosa servono? State a guardare.
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Secondo una famosissima leggenda le ‘castagne matte’ riescono a contrastare il raffreddore e i malanni. Vediamo meglio perché si pensava questo.
Anticamente i contadini, in questo periodo dell’anno, erano soliti non prendere il raffreddore. Questo accadeva perché, secondo la leggenda, portavano con sé, nella tasca del cappotto o in un pantalone le ‘castagne matte’. Ma cosa sono queste castagne? Non sono le solite, quelle che siamo abituati a mangiare bollite, sulla brace e così via, ma sono il frutto dell’ippocastano.
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Per questo motivo son di gran lunga diverse dalle classiche. La prima cosa che le contraddistingue è il fatto che non possono essere mangiate, perché risultano essere velenose. Quindi ci si domanda come si può guarire dai malanni senza ingerire nulla?
La convinzione di questa leggenda in realtà deriva dal fatto che le castagne anticamente venivano tritate e mescolate col cibo dato ai cavalli. In questo modo si riusciva a contrastare qualsiasi tipo di malanno, avendo queste potere lenitivo, dato da una sostanza contenuta al suo interno. Ma, fortunatamente, non è mai stato testato sull’uomo. Si è capito in tempo che erano frutti velenosi e si è evitato di creare guai.