Se la pasta si attacca sempre sul fondo della pentola, non metti in pratica un trucchetto geniale: scoprilo e ti cambierà la vita per sempre!
Gli italiani hanno una cultura pazzesca nel campo della pasta: ne siamo pionieri per eccellenza! La classica secca di oggi, venduta in pacchi da 500 gr o da 1 kg si deve grazie ai nostri tris e bisnonni, che impastavano farina con acqua per poi stendere l’impasto, ricavare le forme lasciandole essiccare all’aria aperta.
Insomma, anche il peggiore cuoco italiano del mondo riuscirà ugualmente a preparare un semplicissimo piatto di pasta con burro e parmigiano. Eppure, siamo sicuri che a tutti possa capitare di ritrovarla attaccata sul fondo della padella. Poco importa siano fusilli, pennette o spaghetti, inesorabilmente rimarrà incollata. Ma da oggi si cambia musica! Vi insegniamo un piccolo trucchetto che eviterà per sempre questo problema
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Fastidioso, l’aggettivo giusto per descrivere il momento in cui si attacca la pasta sul fondo della pentola è proprio questo, fastidioso. Ma sapevate che in realtà è anche un po’ colpa nostra? Nella maggior parte dei casi cuciniamo più pasta di quanto la regola descriva sulle quantità di acqua da utilizzare. Esatto, esiste una regola ben precisa! Per ogni 100 gr di pasta si dovrà far bollire 1L di acqua. Nel momento in cui caliamo 400 gr di spaghetti in una pentola riempita con poco più di 3L, l’amido rilasciato è troppo e proprio questo permette alla pasta di attaccarsi. Cosa fare in questi casi?
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Quando la pasta si attacca sul fondo della padella, potrebbe essere un problema serio, perché staccarla risulta poi difficile, alcuni residui potrebbero incrostarsi e rovinare quelle in ghisa, ad esempio. Tutto ciò che dovremo fare sarà semplicemente rispettare i quantitativi di acqua ed aggiungere per circa 500 gr di pasta, 2 cucchiai abbondanti di olio d’oliva. In questo caso, con i 100° bollenti dell’acqua, si comporterà come una sorta di scollante e separatore, permettendo quindi al formato di pasta di cuocere adeguatamente e di non attaccarsi sul fondo, nonostante la presenza dell’amido. Vedrete che metodo geniale!