Questi errori quando si prepara il tè sono piuttosto comuni: scopriamo insieme cosa non si dovrebbe mai fare, vedrai come il gusto sarà completamente diverso!
Tra non molto ci prepareremo a tutta una stagione dedicata interamente al consumo di tè: nero, rosso, classico, verde, fino ad arrivare agli infusi di erbe, un toccasana contro il freddo, per il corpo e per la mente. Se siete amanti incalliti di tè vi sentirete di certo degli esperti. Ma se vi dicessimo che si commettono degli errori molto gravi senza accorgersene? Il gusto cambia completamente! Vogliamo mettervi alla prova: quanti di voi utilizzano l’acqua del rubinetto? Quanti di voi lasciano la bustina in infusione per poco meno di 5 minuti? Oggi vi sveliamo gli errori più comuni e che bisognerebbe completamente evitare! Scopriamoli insieme
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Questi errori comuni quando si prepara il tè li commettiamo tutti: ecco perché non si dovrebbero mai fare!
Il tè è una bevanda sfiziosissima, in grado di riscaldarci durante i freddi invernali, così come rinfrescarci durante l’estate. Se abbiamo bevuto fino a qualche giorno fa bicchieroni ghiacciati di tè alla pesca o al limone, tra pochissimo inizieremo a gustare quello caldo, avvolgente e corposo. Molti lo sapranno, altri no, ma il tè oltre a offrire un aiuto contro il freddo, è ricchissimo di polifenoli, antiossidanti in grado di contrastare i radicali liberi e di conseguenza impedire l’invecchiamento della pelle. Una tazza di infuso inoltre risulta essere un alleato per il sistema cardiovascolare. Ma sapevate che esistono alcuni errori piuttosto comuni che tanti commettono quando decidono di preparare il tè? Scopriamoli insieme
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- L’uso dell’acqua: sarebbe inutile parlare di tè se non prima affrontiamo una piccola premessa. Il tè senza l’acqua non si potrebbe di certo preparare! Scommettiamo che nella maggior parte dei casi, utilizziate quella del rubinetto. Nonostante in alcune zone cittadine quest’ultima sia potabile, tendenzialmente la classica corrente è ricca di sali minerali e calcare. Questo va quasi sempre a compromettere il gusto del tè, facendolo risultare pesante sul palato, con un sapore leggermente acidulo e scarico di gusto. Ricordiamoci sempre di utilizzare un’acqua a basso residuo fisso, noteremo all’istante quanto il suo sapore sarà completamente diverso, più dolce e corposo.
- La giusta infusione: non tutti i tè necessitano di infusioni brevi, così come altri ne prevedono alcune più lunghe. Ovviamente bisogna affidarsi sempre alle istruzioni riportate sulla confezione oppure a ciò che ci consiglierà il rivenditore nel caso sia stato venduto sfuso. In linea di massima, tè scuri necessitano dai 5 ai 7 minuti di infusione, mentre quelli chiari dai 3 ai 5. Ricordiamoci, qualsiasi sia la tipologia di tè, di coprirlo sempre con un piattino. Il sapore sarà più carico.
- La temperatura dell’acqua: spesso l’errore che commettiamo è quello di utilizzare un bollitore o una pentola in cui far bollire l’acqua, facendola arrivare al grado massimo di ebollizione, ovvero i 100°. Ma sapevate che un tè non dovrebbe mai essere infuso a questa temperatura? Si rovinerebbe tutta la sua composizione! Per i tè neri, scuri o i classici inglesi, quella giusta dovrebbe essere superiore ai 70°, ma mai ai 90°. Mentre per quelli chiari, bianchi o verdi, bisognerà procedere con l’infusione inferiore ai 70°. Se non avete un termometro o un bollitore che riporti i gradi, eccovi un trucchetto. Quando sul fondo si creeranno bollicine piccole, siamo verso i 60°, non appena si faranno più grandi si arriverà tra i 75° e gli 80°, quando appariranno quelle grosse in superficie, saremo pienamente sui 100°.