Non commettere mai questi errori, solo così potrai preparare uno zabaione davvero goloso: basteranno poche mosse e vedrai che bontà.
Quando le nostre nonne ci vedevano debilitati, la prima cosa che si sentiva dalla cucina, era il ticchettio della forchetta contro il bicchiere. E senza che nessuno le dicesse nulla, lei arrivava da noi con un bel bicchiere di zabaione. Infatti, questa merenda a base di tuorli e zucchero, era ed è ancora perfetta per dare una grande carica di energia. Seppur le sue origini non sono del tutto chiare, è dai tempi più antichi che si usa gustarla sia calda, che fredda. La classica versione, quella tradizionale, è stata con il tempo modificata, fino a rendere questa crema, una perfetta farcia per torte e crostate. Ma quella che vi mostreremo oggi, sarà la versione a cui tutti noi siamo affezionati. Infatti, un solo cucchiaino di questa prelibatezza e la mente inizierà il suo viaggio nei ricordi.
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Lo zabaione, mangiato con moderazione, è una vera e propria botta di energia. Un solo bicchiere, vi darà la giusta carica per affrontare la giornata. Una delle regole fondamentali per uno zabaione a regola d’arte, è che le uova siano freschissime e non siano mai di dubbia provenienza. Perché in caso contrario, si potrebbe correre qualche piccolo rischio. Preparalo è davvero semplicissimo e in poche mosse avrete una merenda sana e gustosa.
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Per preparalo prima di tutto, se le conservate in frigo, lasciate per circa 10 minuti le uova a temperatura ambiente. Dopodiché separate i tuorli dagli albumi. In una ciotola mettete lo zucchero ed unite i tuorli e un pizzico di amido di mais, a questo punto potete iniziare a montare. Via di olio di gomito, ma se non siete dei braccio di ferro, aiutatevi pure con uno sbattitore elettrico. Continuate fin quando non avrete ottenuto una crema gonfia e spumosa. Ora aggiungete il Marsala e continuate a mescolare. Adesso potete procedere con la cottura a bagnomaria, senza però portarlo a bollore. Quando sarà bello spumoso, il vostro zabaione sarà pronto per essere gustato.