L’olio perfetto per la frittura: parola di scienziato, non puoi sbagliare

La frittura ha il potere di rendere squisito qualsiasi alimento, non a caso questo tipo di cottura esalta tutti i cibi ma è molto grasso. Come limitare i danni?

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Una frittura buona è una frittura sana: segui questi consigli (Foto di isfara da Pixabay)

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Friggere è un tipo di cottura semplice e particolarmente efficace, da qui il detto ‘fritta è buona anche una ciabatta’.
Purtroppo oltre a rendere tutto squisito è un metodo di cottura tra i più grassi e non troppo salutari.
L’olio quando viene portato ad alte temperature produce alcune sostanze nocive, motivo per il quale è consigliato consumare ricette che prevedono la frittura in quantità modiche.
Vediamo insieme come arginare i ‘danni’ dalla frittura e consumarla serenamente.

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Frittura da consumare beatamente, il suggerimento della scienza

L’olio consigliato dalla scienza: la Fondazione Veronesi ha dichiarato che il migliore olio sul mercato, in particolare per i dolci è l’olio di arachidi. E’ un ottimo prodotto perchè ha una resistenza notevole nei confronti delle alte temperature. Occorre ricordare che i valori massimi di riferimento devono essere 150 e 180 gradi. Per controllare questi valori ti basterà un termometro da cucina.
L’olio extravergine di oliva invece grazie alla sua quantità di grassi monoinsaturi è ottimo, ha delle componenti che lo rendono prezioso in particolare quando viene usato a crudo.

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Altri tipi di oli: l’olio di mais e quello di girasole ad esempio non sono consigliabili per la frittura, questo perché hanno la tendenza a deteriorarsi quando raggiungono temperature alte e a contatto con l’aria. L’olio di soia stesso discorso, produce alcune sostanze nocive durante la frittura.
Inoltre non sono consigliabili prodotti con grassi saturi, quindi no all’olio di palma che ne ha al suo interno il 49%, il burro invece il 51%, da evitare è anche lo strutto che ne ha il 32% e il lardo che ne ha il 31%.

G.P.

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