Quando si tratta di cibi non bisognerebbe mai sottovalutare la provenienza e la produzione, ecco perché vi presentiamo la lista nera di quelli cui prestare massima attenzione!
Rispetto a qualche anno fa, i supermercati così come i market in genere dei vari paesi italiani presentano ormai su tutti i loro scaffali diverse tipologie di prodotti stranieri importati in Italia da altre nazioni e sono piuttosto conosciuti e diffusi ormai all’interno delle nostre case. Basta pensare ai preparati americani per i dolci, frutta e verdura tropicale, bevande straniere e tanto altro ancora. Purtroppo la maggior parte di questi cibi esportati dall’estero sono stati classificati come altamente pericolosi e a riferirlo è stata proprio la Coldiretti e l’EFSA. Oggi vogliamo presentarvi quelli che non bisognerebbe mai scegliere di inserire nel proprio carrello tantomeno acquistare e vi spieghiamo perché
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Ecco la lista nera dei cibi stranieri importati in Italia: non dovreste mai comprarli! Vi spieghiamo perché
In base agli ultimi rapporti dell’EFSA, Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, sono circa 10 i cibi più pericolosi e dannosi esportati dall’estero in Italia e la Coldiretti li ha categorizzati in una vera e propria blacklist. Stando a quanto si evince, questi alimenti sono altamente dannosi e presentano quantità di agenti chimici notevoli tanto da stipulare una tabella circa la presenza dei vari pesticidi contenuti all’interno dei cibi. La Coldiretti ha confermato e sostenuto le recenti preoccupazioni da parte della Corte dei Conti europea sulla presenza delle sostanze chimiche contenute negli alimenti denunciando tra l’altro il mancato rispetto dei cibi di provenienza extra UE sugli stessi standard di sicurezza dell’Unione Europea. Oggi noi vi forniamo le tipologie di cibo più dannose affinché si possano riconoscere ed evitarli
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- I peperoncini piccanti della Repubblica Dominicana sono al primo posto della classifica generata dalla Coldiretti proprio per la loro pericolosità. Su un campione analizzato pari al 20% risultato irregolare troviamo un’altissima percentuale di residui chimici e fitosanitari, prodotti utilizzati per tenere lontani parassiti ed animali. Nella classifica troviamo per gli elevati livelli di contaminazione anche le bacche di Goji dalla Cina e il riso proveniente dal Pakistan.
- All’interno della classifica la Coldiretti ha inserito anche i melograni della Turchia con un campione irregolare su dieci. Troviamo anche il tè nero della Cina, l’okra, i fagioli secchi del Brasile, peperoni dolci dell’Egitto e il famosissimo Dragon fruit dell’Indonesia. Questi ultimi sono entrati in Italia con alti livelli di irregolarità per la presenza di pesticidi ma tuttavia molti non sono più ammessi in territorio nazionale. I fattori che la Coldiretti ha voluto inoltre evidenziare riguardano proprio i dazi sull’importazione da parte di questi paesi poiché in Italia godono di un regime agevolato da parte dell’Unione Europea non pagando le imposte doganali. Si raccomanda quindi massima attenzione ed evitare nel modo più assoluto la scelta di quelli presenti in questa lista.