Esiste un segreto che sveli come far mangiare le verdure ai nostri bambini? Lo abbiamo chiesto a Mila Colonna, foodblogger e chef in un’interessante intervista
Ogni genitore si sarà chiesto almeno una volta nella vita: ‘Come faccio a far mangiare le verdure ai bambini senza ricevere un grande no?’. Domanda spesso difficile cui non si riesce a trovare risposta, ma noi di Mammastyle vogliamo finalmente dare a tutti una soluzione concreta, con fantasia e furbizia. In questo ci ha aiutato la Chef Mila Colonna che oltre a deliziare i suoi clienti con ricette vegane e vegetariane è un’insegnante di cucina ed una foodblogger. Il suo profilo Instagram è ricco di veri e propri quadri di sapori e colori ed abbiamo fatto una piacevolissima chiacchierata cercando di comprendere come rendere speciali e gustose le verdure affinché i bambini possano mangiarle con piacere senza fare capricci. Un’intervista simpatica e divertente con qualche ricetta espressa che siamo sicuri vi conquisterà completamente. Vi riportiamo alcune delle domande più salienti, ma per scoprire tutte le grandi idee di Mila, seguite l’intervista completa sul nostro canale Youtube. Vediamo insieme alcuni pratici consigli ed il segreto per rendere le verdure le migliori amiche di tutti i nostri bambini!
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Amore, bambini e verdure: Mila Colonna ci ha svelato il segreto per gustarle con fantasia e sfiziosità
Lo abbiamo chiesto a Mila Colonna, foodblogger, insegnante di cucina ma sopratutto Chef. Una professionista a 360° che in parallelo al suo lavoro ha scritto anche un libro di cucina, diverso dal solito, improntato sulle sue esperienze, il suo percorso personale che vede un doppio volto: quello della sua passione culinaria e quello dei suoi studi scientifici. Un argomento affrontato con divertimento ed ironia, un po’ ciò che serve per trattare il tema verdure con i bambini cercando di scoprire il segreto che possa fargliele assaporare con gusto. Riportiamo alcune delle domande più interessanti e salienti dell’intervista
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Buon pomeriggio lettori e lettrici di Mammastyle, oggi siamo in compagnia di Mila Colonna, foodblogger, insegnante di cucina ma soprattutto una chef. Con te, Mila, vogliamo farci una chiacchierata e porti qualche piccola domandina rivolta a tutte quelle mamme e papà che si ritrovano davanti alla famigerata richiesta di ‘Come far mangiare le verdure ai bambini’ e se esiste un segreto che possa fargliele mangiare con gusto. Ma intanto ti chiedo, come è nata la passione per la cucina?
La passione per la cucina c’è sempre stata perché fortunatamente sono nata in una famiglia in cui si cucina molto bene e mia madre ha sempre utilizzato l’atto del cucinare come modo per stare insieme, quindi ho cominciato a cucinare da piccolissima proprio accanto a lei ed allo stesso tempo ero anche affascinata dal mondo delle scienze, motivo per cui mi sono iscritta alla scuola di Medicina. Ma la cucina c’è sempre stata ed è sempre quella valvola di sfogo che mi aiutava combattere lo stress dello studio, degli esami imminenti, però quando al sesto anno di medicina quindi dopo l’intero corso di studi ho iniziato a capire proprio frequentando i colleghi e vivendo a stretto contatto con i pazienti di quanto fosse una missione meravigliosa ma che allo stesso tempo non mi rendesse del tutto felice. Ho allora deciso un bellissimo giorno di mollare tutto, iscrivermi all’Accademia di cucina a Milano decidendo di fare della mia passione anche un lavoro e adesso si, sono molto molto felice.
Proprio a questo proposito io so che hai scritto un libro con la Santelli Editore dal titolo ‘Secondo natura’, Diario semiserio di una chef salutista. Da cosa nasce l’ispirazione per il libro e perché proprio semiserio?
L’ispirazione è arrivata durante il primo lockdown che abbiamo vissuto, quindi verso Marzo, anche se avevo già iniziato a buttare giù qualche idea un po’ di tempo prima poiché in quanto blogger la scrittura mi ha sempre accompagnata. La Santelli mi ha contatta chiedendomi di scrivere sulla cucina vegetale e tra l’altro il mio libro ha aperto l’intera collana dedicata al mondo della cucina e la Santelli Editore, che ha uno staff giovanissimo e disponibilissimo mi è stato sempre accanto specialmente per il tema che riguarda appunto la cucina vegan e vegetariana, affrontandolo con ironia ed un punto di vista meno serioso, ovviamente scientifico ma un po’ più morbido e divertente. Il libro si divide in due parti dove nella prima si tratta l’argomento del mondo vegetale e di cosa significhi essere vegan e soprattutto di come sia un modo per salvaguardare il pianeta, la sua e la nostra salute in maniera diversa, con toni meno seriosi ma allo stesso tempo scientifici, mentre la seconda parla di quelli che sono i macro nutrienti fondamentali per il metabolismo e quali nuovi ingredienti possano essere introdotti nell’alimentazione e vede anche un ricettario diverso dal solito elenco di antipasti, primi, secondi e dolci, quindi possiamo trovare ricette per chi è sempre di fretta, ricette dedicate ai bambini, ad una cena a due o ad un pranzo con gli amici.
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Voglio citare te stessa riprendendo una sezione del tuo libro che hai detto essere dedicata ai bambini. Dal punto di vista scientifico, credi che un genitore possa portare il proprio bambino verso un’alimentazione vegana o vegetariana?
Assolutamente si. Ogni genitore è responsabile dell’alimentazione del proprio bambino e tocca a loro avvicinarli quanto più possibile al mondo vegetale anche se non completamente vegan ed è sempre una cosa buona sin da quando sono molto piccoli come ad esempio lo svezzamento vegan che viene applicato da decenni e tantissimi professionisti hanno trattato l’argomento molto bene, come Luciano Proietti che ha scritto un libro molto interessante su questo tema dal titolo ‘Figli vegetariani’, dove spiega nel dettaglio come far seguire una dieta vegetariana ai bambini dall’infanzia sino all’adolescenza.
A questo punto mi sembra doveroso chiederti una ricetta random per tutte quelle mamme e quei papà che non sanno mai come far gustare le verdure ai propri bambini senza uscire pazzi e soprattutto per tutti coloro che hanno una pausa pranzo dal lavoro sempre troppo breve.
Ancor prima di darti una ricetta vorrei dire che esistono due cardini fondamentali affinché i genitori riescano a far mangiare con gusto le verdure ai propri figli ovvero, cucinare con i bambini e tornare loro stessi bambini. Impiattare in modo diverso e più colorato, rendere gioco il momento del pranzo e coinvolgerli nella preparazione dei vari cibi proprio perché ciò che i bambini pasticciano con le mani tendono a volerlo mangiare, pensiamo ad esempio alle classiche ‘torte di fango’, quindi giocare insieme a loro, con le consistenze e le preparazioni. Bisogna rendere il momento del pranzo un vero e proprio gioco interattivo. Sicuramente i legumi, come ad esempio le lenticchie decorticate o i piselli possono essere un buon punto di partenza servendoli in maniera diversa dalla classica zuppa, piuttosto prediligendo la realizzazione di polpettine, mini burger con farro e cereali oppure qualche ricetta risi&bisi. La farinata ad esempio può essere un’ottima soluzione per far gustare le verdure, si tratta in realtà di una semplice pastella realizzata con farina di ceci ed acqua in un rapporto 1 a 3, quindi ad esempio 200 gr di farina di ceci e 600 ml di acqua, si crea la pastella regolandola di sale ed eventualmente di pepe per i bimbi più grandicelli condendola poi con verdure varie con ad esempio le zucchine, zeste di limone e prezzemolo. Un piatto che poi va cotto in forno e che assomiglierà moltissimo al gusto della frittata pur non avendo le uova ed oltretutto è un piatto leggero e privo di colesterolo. Vorrei darvi anche una ricetta dolce utilizzando tutta quella frutta ormai troppo matura realizzando un semplice gelato espresso senza gelatiera. Tutto ciò che bisognerà fare sarà ridurre a tocchetti la frutta di stagione come ad esempio le fragole, riporle in congelatore e poi magari frullarla con qualche cucchiaio di yogurt vegetale ottenendo quindi un sorbetto morbido e molto goloso e risulta oltretutto una merenda molto salutare perché non contiene zuccheri aggiunti bensì solo quelli contenuti nella frutta ed inoltre risulta anche un’ottima ricetta anti spreco.