Valentina Persia racconta ai compagni di viaggio la sua esperienza sul dopo parto: “Mi sdraiavo e piangevo”, racconto straziante
E’ tra le grandi protagoniste di questa nuova edizione dell’Isola Dei Famosi, Valentina Persia sta facendo impazzire il pubblico. C’è chi la adora per il suo spirito combattivo e sempre irriverente e chi invece non la vede particolarmente di buon occhio perché ritenuta una grande stratega. Valentina Persia è divenuta famosa anni fa grazie alla sua comicità da crepapelle a ‘La sai l’ultima?’, ma non sempre la donna è stata felice e allegra come sembra mentre lavora. Come moltissime donne, anche lei dopo il parto ha sofferto di depressione, una vera e propria malattia, di cui ancora oggi si parla pochissimo. Sono moltissime le donne che ne soffrono, eppure sembra essere ancora un tabù quello della depressione post-partum. Nella maggior parte dei casi i familiari giocano un ruolo fondamentale, ma in altrettanti casi nessuno sembra accorgersene, tranne gli specialisti. Nel caso della Persia, è stata proprio la pediatra dei suoi figli a giocare un ruolo fondamentale nella sua guarigione e nell’accettazione della malattia.
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Valentina Persia sul dopo parto: “Mi sdraiavo e piangevo”, racconto straziante
Essendo un tema importantissimo da trattare, la Persia ha deciso coraggiosamente più volte di parlarne anche attraverso delle interviste, proprio per aiutare e far sentire meno sole le donne nella sua stessa condizione. Poi ha deciso di affrontare questo argomento con i suoi compagni di avventura all’isola dei famosi. Un’esperienza davvero fortissima, quella vissuta dalla comica, che spera di poter essere di aiuto a molte donne che stanno vivendo la stessa situazione.
Le sue sono state parole davvero toccanti, e il suo racconto, quasi straziante. Questo è quello che ha detto la comica ai suoi compagni di avventura: “Nel periodo dopo il parto la stanchezza mi stava logorando, stavo perdendo lucidità e la mia voce oscura stava prendendo il sopravvento. Guardavo i miei figli, sapevo che avrei dovuto volere loro bene, ma non ci riuscivo. Mi sembravano due estranei. Nei rari momenti in cui riuscivo a sdraiarmi invece di dormire, piangevo. Mi sentivo soffocare“. Un racconto davvero straziante che sfidiamo chiunque a non essersi emozionato. Noi speriamo che col passare del tempo sia sempre meno un tabù e sempre più un argomento da trattare con delicatezza e rispetto.