Scopri come preparare la tavola per il menù di Pasqua e se puoi adibire un buffet: risparmierai tempo e fatica!
I menù pasquali non sono mai identici gli uni dagli altri anche se alcuni piatti della tradizione vengono rigorosamente preparati in base alle tradizioni di ogni regione o città. Quest’anno Pasqua e Pasquetta saranno da festeggiare in casa così come è successo per le festività natalizie e potremmo in qualche modo scegliere portate diverse, più facili e gestibili sia nella cottura che nell’esecuzione. Ma come capire se possiamo adibire un buffet e di conseguenza risparmiare tempo e spazio per il pranzo pasquale? Scopriamolo insieme con qualche consiglio utile e pratico
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Adibire il buffet per il pranzo di Pasqua è sicuramente una delle migliori soluzioni proprio per ridurre la fatica che comporta poi il dover pulire, sbarazzare o riapparecchiare in base alle portate, ma quando è effettivamente conveniente disporre il tutto a buffet e quando invece in base al menù bisogna scegliere una mise en place che preveda piatti e posate differenti? Ovviamente è chiaro che alcune portate saranno a prescindere da servire calde come paste al sugo o paste al forno, eppure non necessariamente richiedono l’apparecchiare della tavola in modo eccessivamente elaborato. Vediamo insieme quando è possibile fare il buffet e quando invece non conviene
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Quando conviene il buffet: come sicuramente sappiamo tutti, il buffet è un modo di servire le pietanze direttamente su un unico tavolo grande in modo che gli ospiti possano servirsi direttamente da sé. Questo metodo funziona benissimo nei ristoranti, negli hotel ma anche nelle feste in famiglia in cui si è generalmente numerosi, ma anche stavolta nonostante la zona rossa potrebbe essere conveniente. Se il nostro menù prevede tartine, salumi e formaggi vari, panzerottini fritti o polpette fritte, lasagne e arrosti semplici con patate e verdure, il buffet allora può essere davvero un’ottima soluzione per migliorare lo spazio del salone e semplificare poi il lavoro successivo al pranzo. Possiamo dedicare un piccolo spazietto alle bevande immerse in un recipiente con del ghiaccio, un cestino con le posate ed i piatti impilati uno sopra l’altro. Le preparazioni che non richiedono ulteriori cotture saranno proprio perfette.
Quando conviene la mise en place: apparecchiare la tavola con piatti e posate invece potrebbe essere quasi obbligatorio se il nostro menù prevede piatti di pasta fresca condita con sughi elaborati oppure doppio primo in cui risulta più comodo sedersi al tavolo per arrotolare ad esempio gli spaghetti. Agnello al sugo, capretto, salsiccia o spezzatino con patate potrebbero risultare scomodi da mangiare in piedi proprio perché la carne va tagliata con coltello e forchetta. In questo caso prevedere di servire il pranzo a tavola è più conveniente e gestibile. Possiamo anche creare un’unica postazione per evitare di alzarsi quanto meno possibile dalla tavola senza stress e allo stesso tempo avendo tutto a portata di mano. Con questi consigli sarà facile, funzionale e divertente il nostro pranzo di Pasqua!