Come far conciliare maternità e femminilità: cinque miti da sfatare assolutamente per avere una vita serena, non lo immagineresti mai
Diventare madre al giorno d’oggi è davvero impegnativo, non solo per il periodo storico ed economico particolarmente difficile che stiamo vivendo. Ma soprattutto per la distanza sociale, il modo di vivere, di approcciarsi alla vita. L’età media della genitorialità si è decisamente alzata, prima si diventava genitori molto più giovani, mentre adesso si aspettano molti più anni. Le cause sono da ricercarsi sicuramente nell’aumento della disoccupazione, della precarietà e anche dell’allontanamento sociale. Tra l’altro tutti questi fattori hanno iniziato ad influire anche sulla percezione di se delle persone, motivo per cui sempre più aspiranti mamme decidono di abbandonare quest’idea, non sentendosi adatte. Ecco quindi che vogliamo mostrarvi una serie di falsi miti sulla genitorialità, portati avanti negli anni e che hanno alterato e non poco la percezione delle donne dei confronti della maternità. A volte ci si dimentica che una donna prima di essere madre è soprattutto donna, amante, compagna, amica, lavoratrice e tutto ciò che desidera essere.
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Diventare madre non deve essere una limitazione, quanto piuttosto un valore aggiunto. Spesso si pensa che diventare madre, mettere al mondo un figlio sia limitativo per sé. “Adesso esiste solo il bambino“, spesso sentiamo dire, oppure “Devi pensare solo al bambino, non al lavoro“. Tutto ciò, non solo è diseducativo, ma anche demotivante e distruttivo. Una donna non è meno donna se diventa madre e non è meno madre se decide di continuare a lavorare o di curare se stessa. Ecco quindi 5 importantissimi miti da sfatare.