Tre filastrocche da insegnare ai vostri bimbi per il giorno della Befana che siamo sicuri li farà parecchio divertire
E’ arrivata l’Epifania e con lei la Befana, la vecchietta più famosa al mondo che proprio nell’ultimo giorno delle festività natalizie, apre ufficialmente l’anno nuovo portando in dono ai bambini dolcetti, caramelle, giochini ed anche carbone(ma quello di zucchero, ovviamente). Tutti quanti conoscono la conosciuta filastrocca “La Befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte“, ma in realtà ne esistono tante altre da insegnare ai nostri bimbi e siamo sicuri che si divertiranno un mondo nel ripeterle! Inoltre, potremmo inventarne una con loro, conservarla e recitarla insieme di anno in anno, dando vita ad una vera e propria tradizione di famiglia. Ma vediamo insieme 3 filastrocche che piaceranno molto ai vostri bimbi.
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Non solo la Befana vien di notte, ma anche tanti altri scrittori, tra cui anche il noto Rodari, hanno voluto dedicare alcuni versi in onore della vecchietta più famosa del mondo che gira il mondo a cavallo di una scopa ed un saccone pieno di doni. Vediamo insieme 3 filastrocche da insegnare ai nostri bambini:
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Mentre andava la befana
nella casa di un bambino,
s’impigliò con la sottana
sopra il bordo del camino.
Per lo strappo il grosso sacco
le sfuggì, cadde di sotto,
non restò nemmeno un pacco
che non fosse tutto rotto.
“Che disastro, che disdetta”
sotto il cielo cupo e bigio,
mormorava la vecchietta.
“Ci vorrebbe un bel prodigio”.
Poi, facendo un gran sorriso,
verso il cielo volse gli occhi
ed il sacco, all’improvviso,
fu ancor pieno di balocchi.
“Che un bambino attenda invano
non sia mai, parola mia”
disse la befana, piano.
Poi riprese la sua via.
Vecchia, dev’essere vecchia davvero
sono 2000 anni che cammina.
Proprio non so come faccia la vecchina
a portare con sé un negozio intero.
Dentro quel sacco ce ne son di cose:
trombe, trenini, bambole e pistole
palle e fucili quante se ne vuole.
Son faccende, a dir poco misteriose.
Come scenda, ad esempio, negli oscuri
e stretti fori dei camini e vada
per monti e valli, lungo la sua strada,
e nessuno dimentichi e trascuri.
Viene, viene la Befana
da una terra assai lontana,
così lontana che non c’è…
la Befana, sai chi è?
La Befana viene viene,
se stai zitto la senti bene:
se stai zitto ti addormenti,
la Befana più non senti.
La Befana, poveretta,
si confonde per la fretta:
invece del treno che avevo ordinato
un po’ di carbone mi ha lasciato.