7 Gennaio, Rientro a scuola: le nuove regole per il ritorno tra i banchi!

Il 7 Gennaio 2021 si ritorna a scuola? Quali sono le nuove regole anti-covid per il ritorno tra i banchi: scopriamo cosa è cambiato!

Rientro a scuola il 7 Gennaio, le regole per il ritorno tra i banchi!

Il 7 Gennaio è previsto il ritorno a scuola. L’inizio dell’anno accademico non era stato dei migliori a Settembre, considerato il disagio arrecato dall’emergenza sanitaria da Covid-19. Come sarà pertanto organizzato il rientro tra i banchi? Nuove regole sono state stabilite per la scuola secondaria di secondo grado al fine di ricominciare l’attività scolastica in presenza, scopriamo cosa è cambiato.

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Scuola | Rientro tra i banchi previsto il 7 Gennaio: cosa cambia, le nuove regole!

La didattica in presenza per la scuola secondaria di secondo grado riprenderà il via a partire dal 7 Gennaio. Tuttavia, non saranno tutti gli studenti a sedersi tra i banchi. Solo il 50% degli studenti potrà frequentare le lezioni in presenza, secondo quanto riportato dall’ordinanza diffusa dal Ministro Speranza.  Dal 7 al 15 Gennaio 2021 la didattica in presenza si svolgerà solo per il 50% degli studenti per ogni classe. Successivamente al 15 Gennaio, ragionevolmente si pensa dal 18 Gennaio 2021, la didattica in presenza potrebbe estendersi dal 50% al 75% degli studenti, consentendo così ad una fascia più ampia di ragazzi di sedersi tra i banchi in aula. Ovviamente parametri alla mano, si cercherà di capire se le condizioni dovute alla diffusione della pandemia, permetteranno di riprendere le attività didattiche. 

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Come sarà organizzato il rientro a scuola

Si prevede un ingresso a scaglioni, per evitare appunto che fuori il portone della scuola si creino assembramenti che creerebbero pertanto un elevato disagio. Difatti, gli studenti non faranno il loro ingresso tutti nello stesso momento, ma si pensa di allungare l’orario di ingresso alle ore 10:00. Di conseguenza le attività didattiche sarebbero prolungate sino alle ore 16:00. Tuttavia alcune regioni come il Veneto, la Basilicata, Emilia-Romagna, Sardegna, Molise hanno voluto mantenere il classico orario di ingresso, alle ore 08:00. Non mancano proteste da parte dell’Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della Scuola’, il presidente Antonello Giannelli infatti ritiene che il protrarsi delle lezioni all’orario pomeridiano possano ledere la qualità della vita degli stessi studenti che si ritroverebbero a saltare il pasto, a rientrare la sera stanchi, affamati e non avrebbero nemmeno la forza di aprire i libri dopo cena. Piuttosto sarebbe più fattibile un doppio turno, come ha dichiaro in un’intervista a Il Corriere della Sera.

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