Tradizioni di Natale, il vischio legato sopra le porte e gli archi: la leggenda che quasi nessuno conosce, non si tratta del bacio!
Sappiamo bene che il Natale è un mix bellissimo di tradizioni, molte delle quali di cui conosciamo poco e niente. Ci sono infatti tantissime tradizioni che abbiamo acquisito dall’estero ma di cui fondamentalmente conosciamo davvero molto poco. Le utilizziamo come fossero nostre, senza però conoscerne a pieno il significato. Alcune sono molto facili e intuibili, altre invece hanno storie dietro davvero molto particolari. Tra le tradizioni che abbiamo acquisito con maggior entusiasmo e che ormai da anni abbiamo inglobato nei nostri addobbi annualmente, c’è sicuramente il Vischio. Una tradizione che arriva da molto lontano e che noi apprezziamo moltissimo, poiché si dice che per gli innamorati, baciarsi sotto il vischio alla porta d’ingresso sia di buon auspicio per l’anno nuovo. Questa certamente la tradizione più famosa e conosciuta, ma non è certamente l’unica, anzi. Ci sono due leggende molto interessanti che riguardano il vischio e che probabilmente non conoscete.
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Tradizione scandinava: secondo questi popoli il vischio veniva utilizzato dai Druidi per ottenere infusi e pozioni. Queste erano in grado di curare qualsiasi tipo di male e di epidemia, ecco perché la pianta di vischio era ritenuta sacra per la popolazione.
Tradizione Norvegese: secondo i norvegesi invece la figura del vischio viene associata ad un incidente. Il dio Balder morì dopo essersi schiantato contro dei rami di vischio. In memoria di questo incidente, il popolo norvegese è solito bruciare i rami di vischio in prossimità del solstizio d’estate in modo da allontanare la sventura e i malocchi.
Due storie molto diverse, che vedono lo stesso elemento assumere la figura di una pianta miracolosa e allo stesso tempo una pianta della discordia. Non è incredibile?