Come togliere il ciuccio al proprio bambino senza che sia per lui un evento traumatico? Prova con questi ‘trucchetti’ infallibili!
Sebbene il ciuccio sia qualcosa che il bambino utilizza dalla nascita, qualcosa che sente come ‘rassicurante’, arriverà comunque il momento di metterlo da parte. Non per un capriccio del genitore, quanto per il fatto che il continuo utilizzo potrebbe creare una dipendenza o comunque creare problemi al palato ed ai denti oltre che problemi nello sviluppo della parola e del linguaggio, perché se non se ne separano, per loro risulterà ‘normale’ utilizzarlo anche quando parlano, e dopo sarà un evento ancora più traumatico separarsene. Vediamo come fare per rendere quanto meno drastico e ‘doloroso’ il momento della separazione tra il bimbo ed il suo ciucco. Prova con questi trucchetti!
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Separarsi dal ciucco potrebbe rappresentare per il bambino un momento traumatico. La separazione da ‘un oggetto’ che li accompagna dalla nascita e che sentono come qualcosa che gli appartiene deve avvenire in modo non doloroso. Tendenzialmente verso l’età prescolare i bambini tendono a posarlo autonomamente, ma se questo non dovesse accadere e superati i 3 anni il bambino non intende separarsi dal ciuccio, dobbiamo fare qualcosa. Potete provare a procedere per gradi, facendo in modo di far usare il ciucco sempre meno al bambino. Ovviamente capiterà che faranno dei capricci, ma voi genitori dovrete essere più forti e non cedere al primo pianto da capriccio. Un altro metodo che potete adottare è quello di dare un cattivo sapore al ciuccio, impiegando qualche alimento che il bambino proprio non preferisce. Possiamo provare a raccontare loro una storiella fantasiosa in cui il ciuccio si trasforma in qualcosa di diverso, un peluche, un libro, una caramella. Oppure possiamo affidarci alla fatidica fatina dei.. ciucciotti! Si per l’evenienza abbiamo sostituito la fatina dei dentini: spieghiamo loro che la fatina in cambio del ciuccio ha un dono da consegnare.