Come aiutare i bambini ad affrontare il lockdown e ad evitare l’effetto pandemia che conduce alla passività ed alla negatività?
Come aiutare i bambini durante il lockdown? Il Covid-19 ci ha costretti a restringere gli spazi, limitare i contatti, allontanare i familiari più stretti. I bambini risentono in particolar modo degli eventi, avvertono tutto quello che succede e spesso somatizzano quanto accade riversando poi il loro mal essere in un comportamento passivo e negativo. Come fare quindi per fare in modo di motivarli e mantenerli attivi? In un’intervista rilasciata per FanPage la dottoressa pedagogista Marta Versiglia ci spiega come dobbiamo comportarci noi adulti per aiutare i nostri piccoli: per i bambini è ‘semplice’ adattarsi ad una nuova situazione, il tutto sta nell’usare parole giuste e semplici per spiegare loro il problema.
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Anche i bambini hanno dovuto fare grandi rinunce: affetti, ambienti di gioco in cui potevano entrare in contatto con altri coetanei, la scuola. Cosa possiamo fare noi adulti per dargli un po’ di leggerezza e spensieratezza in un momento come questo? “I bambini devono muoversi, devono correre: non possono fare una vita troppo sedentaria“- è quanto riporta a FanPage.it la pedagogista Marta Versiglia che spiega che sarebbe opportuno che i genitori, nel rispetto delle norme in vigore, concedessero ai bimbi una passeggiata in un luogo all’aperto. E’ oltretutto importante spiegare che è necessario seguire le regole. Ma farlo con parole semplici e con un tono che trasmette positività. Mai angoscia, paura o terrore o eccessivo allarmismo: “Spieghiamogli che ritorneranno a scuola non appena sarà tutto messo in sicurezza, senza fare terrorismo. Evitiamo di trasmettere ai più piccoli le nostre emozioni negative.” Facciamo in modo che le loro ore siano impegnate in più attività piuttosto che lasciarli davanti ad uno schermo. Possiamo coinvolgerli in attività manuali, in cucina, nello giardinaggio. E’ oltretutto importante sostenerli e fare in modo di fargli sentire che possono esternare le loro emozioni: “Stimoliamoli, facciamoli parlare delle loro emozioni. Chiediamo di raccontarci cosa vorrebbero“.