Anche il pavimento pelvico necessita di ‘attenzione’: ecco qui tutto ciò che devi sapere per evitare drastiche e fastidiose disfunzioni!
Anche il pavimento pelvico necessita di ‘cure’ , di attenzione, di ‘allenamento’. E’ con un’intervista che FanPage fa alla dottoressa ostetrica Violeta Benini che vediamo insieme come fare per curare al meglio il nostro pavimento pelvico, come allenarlo, come prevenirne alcune disfunzioni, come renderlo ‘forte’.
LEGGI ANCHE >> Vene varicose: gli alimenti che dovreste consumare per eliminarle
La dottoressa ostetrica Violeta Benini nel corso dell’intervista spiega che è importante non trascurare la cura di questa parte del corpo. “Il pavimento pelvico, chiamato anche perineo, va a chiudere la cavità pelvica e ha tantissime funzioni: permette l’equilibrio del nostro corpo, sostiene gli organi pelvici, permette la continenza di urine, feci e gas ed è importante anche in relazione all’evacuazione” – spiega la dottoressa Benini. Una funzione importantissima la svolge anche nella sfera sessuale: “I corpi erettili della clitoride e del pene”. Tuttavia, la maggioranza di noi donne tende a sottovalutarne la sua importanza; sarebbe bene sottoporsi ad un controllo medico, rivolgersi ad un esperto professionista per conoscere lo stato di salute del nostro perineo. Potremmo renderci conto se abbiamo qualche ‘disfunzione’ se abbiamo questi segnali, consiglia la dottoressa Benini: “Facciamo un test e proviamo a contrarre separatamente clitoride, sfintere anale interno, sfintere anale esterno e anche elevatore dell’ano. Se non riuscite a contrarli, se il muscolo non riesce a contrarsi per un lungo tempo o se non riuscite a fare delle ripetizioni o a rilassarvi, potrebbe essere consigliabile un percorso rieducativo“.
Potremmo andare incontro ad alcune disfunzioni che potrebbero crearci problemi sia nel quotidiano sia nella sfera intima, come spiega anche la dottoressa Violeta: “In primis l’incontinenza. Poi abbiamo il prolasso, il dolore pelvico cronico (come anche il dolore durante la penetrazione o in fase di eccitazione). Dolore durante e dopo gli orgasmi, disfunzioni erettili nell’eccitazione e difficoltà a raggiungere l’orgasmo, fino anche all’anorgasmia (situazionale e non) e anche emorroidi“
Innanzitutto è importante rivolgersi ad un medico professionista che sappia consigliarvi; la dottoressa sconsiglia fortemente i classici rimedi ‘fai da te’: “Meglio rivolgersi a uno specialista che ci spieghi come imparare a contrarre e muovere il pavimento pelvico in maniera consapevole.“