Gelosia tra fratelli: analizziamo il modo in cui poterla risolverle con due insegnamenti essenziali affinché si crescano i figli in armonia
Chiariamo fin da principio che questi non vogliono essere insegnamenti dal punto di vista psicologico o pedagogista. Piuttosto criteri di vissuto di ogni famiglia e di ogni genitore che abbia avuto a che fare con la gelosia di un figlio nei confronti dell’altro. Quella tra fratelli è piuttosto comune e di norma, specialmente se il divario d’età è minimo. Difficilmente un fratellino di otto anni potrà essere geloso dell’altro che ne ha appena compiuto uno, è pur vero però che due fratellini di sei e cinque anni condividono la maggior parte del tempo e degli interessi in comune perché le esigenze sono simili ed accomunabili.
Come dovrebbe comportarsi il genitore difronte alla gelosia di uno dei figli? E’ giusto farglielo notare o è bene evitare il discorso? Scopriamo insieme i dettagli
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Gelosia tra fratelli: il modo più giusto per affrontarla ed attutirla è dialogare comprendendo le esigenze
Sono tantissimi i genitori che devono far fronte alla gelosia che può nascere tra fratelli, soprattutto se il divario d’età è minimo. Non bisogna gonfiare le problematiche che ne scaturiscono ma è pur vero che non bisogna prendere sottogamba la situazione. In genere, la gelosia nasce nel momento in cui uno dei due figli si sente trascurato e non compreso. Non sempre i genitori riconoscono di avere atteggiamenti più o meno diversi nei confronti dei figli ma questo non è quasi mai sbagliato. Vediamo insieme allora cosa deve fare un genitore per ridurre la gelosia tra fratelli
Dialogare in modo costruttivo: la gelosia può manifestarsi non solo tramite insulti o vessazioni verbali, ma anche tramite spintoni ed atteggiamenti violenti da parte di uno dei figli. E’ innanzitutto essenziale comprendere perché succeda questo, quale possa essere il motivo scatenante della gelosia e bisogna in questo caso porsi in autoanalisi cercando di capire se un nostro atteggiamento sia stato sbagliato, frainteso o posto nell’ottica della preferenza di uno dei due. Chiediamo a chi è geloso di spiegarci perché sente questo sentimento, quali siano i motivi che creano frustrazione e se si può trovare una soluzione insieme. Questo farà si che il bambino si senta ascoltato ed accettato, diminuendo la rabbia e di conseguenza la gelosia stessa.
Porre rimedio, mai punizioni: prima di punire il fratellino più grande poiché geloso avendo dato uno schiaffo a quello più piccolo, proviamo a trovare una soluzione insieme. Già in questa fase bisogna insegnare il valore della collaborazione, dell’ascolto e del contatto empatico. Spieghiamo perché il fratellino più piccolo abbia bisogno di maggiore attenzione e responsabilizziamo quello più grande chiedendogli cosa ne pensi su una determinata situazione o azione. Proviamo a coinvolgerlo nella relazione col più piccolo, proviamo a chiedergli una soluzione che lui attuerebbe. In questo modo di sentirà integrato e più propenso al fratellino.
Ad ogni bambino, un trattamento: non è sempre vero che trattare i figli allo stesso modo sia la soluzione adeguata. Ogni piccolo inizia a sviluppare il proprio carattere, la personalità ed un atto di gelosia potrebbe essere un messaggio inconscio di richiesta di aiuto. Se al maggiore piace la ricotta mentre al piccolo piace il parmigiano, non bisogna necessariamente educare ad entrambe le cose. Trattiamo i nostri bambini in base alle loro preferenze, senza viziarli ma mettendo in risalto ciò che gli piace o meno. Ogni figlio sente un legame diverso con la mamma o il papà e deve essere trattato così, con questa particolarità.