Baby sitter: vi proponiamo un’utile guida per capire quali sono i requisiti fondamentali per scegliere quella più adatta a noi e ai nostri piccoli
Per ogni mamma, il momento in cui si vaglia l’ipotesi di scegliere una baby sitter, è sempre quello più difficile. Allontanarsi dal piccolo prevede un impatto emotivo piuttosto forte, ma soprattutto nel primo anno di vita, educare il bambino ai momenti d’assenza della mamma è fondamentale. Scegliere qualcuno che sia in grado di badare a nostro figlio è importante non solo per il bambino, ma soprattutto per i genitori che sentono il bisogno di ritrovare la propria intimità, concedersi attimi di relax o semplicemente perché il lavoro richiede una figura d’affiancamento al piccolo.
Ma come scegliere la baby sitter giusta per ciò che fa per noi? Quanto bisogna pagarla e cosa bisogna prediligere? Scopriamolo insieme
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Baby sitter: i requisiti fondamentali per scegliere quella più adatta alle nostre esigenze
Scegliere la giusta baby sitter potrebbe sembrare un compito abbastanza semplice, ma in realtà non è così scontato come ruolo. Colui o colei che seguiranno i nostri bambini devono essere persone capaci di creare un legame con il piccolo e calibrare i momenti di gioco da quelli seri e composti. Il/la baby sitter non è solo colui o colei che “tengono” il nostro bambino ma rappresentano degli educatori a tutti gli effetti, che faranno parte della vita dei nostri piccoli per periodi più o meno lunghi. Vediamo insieme qualche requisito fondamentale
Età: gli anni del baby sitter risultano importanti nella scelta di quella giusta, in quanto per ogni fascia d’età dei bambini potrebbero essere utili diverse personalità. Ad esempio per un neonato sarebbe sempre meglio scegliere una persona più grande, più matura, che abbia esperienza nel cambio del pannolino, nella vestizione, nella suzione di latte artificiale o svezzamento. Per dei bambini al di sopra dei 2 anni invece, potrebbe essere ideale assumere una ragazza giovane, dinamica, energica al punto giusto per far divertire i nostri bambini, fargli fare i compiti o le consuete attività.
Esperienza: imparare a cambiare un pannolino o allattare con il biberon non è di certo un compito difficile, ma sarebbe sempre meglio scegliere qualcuno che abbia dimestichezza, che abbia accumulato l’esperienza giusta per affrontare qualsiasi tipo di situazione. Sicuramente una baby sitter che è già mamma potrebbe infondere in noi fiducia, ma è pur vero che una ragazza con vent’anni d’esperienza senza mai aver avuto figli potrebbe ugualmente fare al caso nostro. Quindi non scegliamo mai ragazzi o ragazze totalmente bianche sull’argomento.
Autorevole e giocosa: un buon baby sitter, che sia maschio o femmina, deve essere capace di sfruttare il gioco senza perdere il proprio ruolo di adulto. Non assumiamo chi è troppo autoritario, ma non prediligiamo neppure chi imposta la relazione col piccolo totalmente a scopo giocoso. Quando scegliamo chi seguirà il nostro bambino, sappiamo già che il ruolo sull’educazione sarà essenziale. Cerchiamo qualcuno capace di equilibrare i ruoli.
Contratti regolari di lavoro: assumere qualcuno senza garanzie da entrambe le parti non è mai la soluzione da preferire. Se assumiamo una baby sitter saltuariamente possiamo optare per il Libretto famiglia, mentre se abbiamo bisogno di qualcuno che stia con i nostri bambini regolarmente è sempre preferibile assumerla con contratto collettivo nazionale del lavoro domestico.