Primi passi: ecco alcuni trucchetti utili per stimolare il bimbo a camminare; Che emozione vedere quel piccolo pargoletto alzarsi in piedi
Insieme a loro, anche noi facciamo i nostri ‘primi passi ‘. Muovere i primi passi per i nostri piccoli è un’esperienza nuova, che anche loro sperimentano per la prima volta. I bimbi hanno i loro tempi, non c’è un’età prestabilita che impone che un bambino debba necessariamente camminare. Certo è più facile che dai 10 ai 18 mesi mesi, il bimbo cominci a gattonare poi ad alzarsi e a fare qualche passettino per poi lasciarsi andare completamente senza mettere alcun freno ed arrampicarsi ovunque o trovarli nei cassetti della cucina! Quello che possiamo fare noi adulti, è in qualche modo ‘stimolare’ i nostri piccoli affinché si sentano incoraggiati e sentano di potersi ‘lanciare’. Stimolare si, senza forzature però, ricordiamoci che questo è un processo ‘naturale’.
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Primi passi: come stimolare il bimbo a camminare
I bambini hanno la capacità di lasciarsi andare attraversando delle fasi, il nostro compito è quello di stimolare il più possibile il bimbo a camminare senza mai ‘esagerare’. La fase che precede quella del ‘camminare’ è quella che vede i pargoli gattonare in giro per casa. Quello che possiamo fare sicuramente è fare in modo che l’ambiente in cui il piccolo si trova sia in totale sicurezza, utilizziamo un tappeto morbido così da proteggerlo ed attutire
‘i colpi ‘. Quando il bimbo si alza in piedi, non abbiate paura, sta sperimentando, sta e stiamo imparando. Osserviamo i suoi timidi primi passi, cosa possiamo fare per stimolarlo ad andare avanti? Tenergli le manine è una delle cose che più abitualmente facciamo, altrimenti possiamo posizionare davanti a lui il suo giochino preferito ed allontanarlo man mano che il piccolo fa i suoi passi avanti. Possiamo posizionarci in qualche angolo della stanza e con la voce incitarlo a trovarci. Ricordate sempre di premiarlo con coccole, abbracci così che lui possa sentirsi sempre più motivato. Ricordate sempre che la regola fondamentale è lasciarlo libero ma essere sempre vigili, permettendogli di muoversi in un ambiente lontano dal pericolo.