Neonati e mondo esterno: come stimolare lo sviluppo intellettivo ed emotivo sin dai primi giorni di vita
Appena abbandonato il grembo della madre, un neonato ha l’istinto immediato di cercare il suo seno per nutrirsi. Segue il suo olfatto, riconosce il battito cardiaco e la voce di chi l’ha portato in grembo per 9 mesi. Dopo poche ore è in grado di distinguere i volti dal resto del contesto e di seguire la direzione delle voci. E’ incredibile pensare che un esserino così piccolo sia già in grado di elaborare tutte queste informazioni. Ma la sua mente è un computer, pronto a salvare in milioni di cartelle tutte gli stimoli che apprende ad una velocità impressionante.
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Se pensiamo che nel primo anno di vita un bambino apprende molto più che in qualsiasi altra fase della sua crescita, dobbiamo provare a creargli intorno un mondo quanto più stimolante possibile. I bebè sono avidi di esperienza: sarebbero capaci di osservare per ore un sonaglino scrutandolo minuziosamente. Tutto ciò che capita davanti ai loro occhi, è un’assoluta novità. Indagano profondamente qualsiasi oggetto, volto o ambiente.
Ogni bambino ha potenzialità diverse, che devono essere costantemente stimolate in base alla predisposizione ad imparare che mostra ‘l’attento investigatore’. E’ importante l’osservazione della risposta del neonato agli stimoli, per capire se è interessato o stiamo anticipando i tempi. Ad ogni età deve corrispondere un grado di difficoltà dei giochi adeguato.
Passate con il neonato più tempo possibile. Mentre lui studia il mondo, voi studiate lui. Imparerete presto a guardare tutto da una prospettiva nuova ed entusiasmante.